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Ed è ancora, fortunatamente, 25 Aprile !

Sono passati 75 anni da “quel” 25 Aprile, ma mai come ora l’Italia attende un nuovo 25 Aprile. Un 25 Aprile di Liberazione dalla prigione dell’angoscia del lockdown che stiamo vivendo oggi.
Certo non è una prigione come quella di via Tasso a Roma quando nel 1944, rinchiuso dalla Gestapo, il generale Sabato Martelli Castaldi scrisse sul muro della sua cella “Quando il tuo corpo non sarà più, il tuo spirito sarà ancora più vivo nel ricordo di chi resta”, tuttavia una prigione fatta di ansia per il futuro, per una ricostruzione che – come quella del dopoguerra – si preannuncia altrettanto incerta ed angosciante.

Ed proprio è in quelle parole che si legge il vero “spirito” di questa festa , che forse festa letteralmente non è, il ricordo. La memoria di eventi che ormai sono oltre la singolarità del momento, oltre la Storia, e che ci devono nuovamente insegnare che tutto si può ricostruire, che tutto si deve ricostruire, nello spirito con il quale il giovane Giovanni Ulivi, in attesa della fucilazione il 10 Novembre 1944 a soli 19 anni, scrisse ai suoi amici: “tutto noi dovremo rifare… ma soprattutto,  vedete, dobbiamo fare noi stessi: è la premessa per tutto il resto… Può anche bastare, sapete, che con calma cominciamo a guardare in noi, e ad esprimere desideri. Come vorremmo vivere domani?” Perchè il 25 Aprile deve essere uno spunto alla riflessione su ciò che sarà, al di là dei colori, delle bandiere e degli slogan di fazione. 

Buon 25 Aprile a tutti !

Ed è ancora, fortunatamente, 25 Aprile ! | Liceo Bottoni
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